EFFICIENZA ENERGETICA PER LA COMPETITIVITÀ

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Articolo scritto da Elisabetta Bracci - 06.05.2019

Foto di Andrea Angelini, Energy Manager e membro di Jump Facility
Sette domande per conoscere il punto di vista di Andrea Angelini, Energy Manager e membro di Jump Facility, sui temi dell’efficienza energetica e della competitività aziendale.
Ottenere Efficientamento Energetico e applicare Soluzioni Innovative è il modo migliore per risparmiare e rimanere leader nel proprio settore industriale. Ci spieghi perché?
L’Efficientamento Energetico è un obiettivo che è proposto da molti. Non è importante con l’aiuto di chi arrivare a ottenerlo, l’importante è che sia ottenuto!
Ogni imprenditore non solo ne avrà un sicuro interesse economico, ma avrà fatto fronte alla sua responsabilità di contribuire al contenimento dei consumi globali.
L’Innovazione Tecnologica è un obiettivo che vede restringersi il numero di coloro in grado di proporre valide soluzioni. Molti infatti si affidano a soluzioni standard, che si differenziano tra loro principalmente per l’affidabilità del fornitore e per il costo: non è sbagliato, ma è certamente la strada più comoda e ovvia.
Solo facendo ricerche e frequentando fiere è possibile seguire i progressi della tecnologia!
Questo consente di apprendere per primi quando alternative utili a migliorare le soluzioni tradizionali diventano affidabili a vantaggiose.
Solo seguendo questa strada si difende la propria competitività e ci si avvantaggia rispetto agli altri.

Un possibile risparmio energetico può giustificare il costo di una consulenza?
Una consulenza porta sempre a individuare soluzioni per migliorare qualcosa relativamente ai propri costi energetici. E migliorare vuole dire risparmiare.
Da non dimenticare inoltre che il risparmio si ripete ogni anno, mentre la consulenza si paga una volta sola. Questo problema tuttavia è superato quando la consulenza è unicamente compensata da una percentuale sul risparmio dimostrato.

Efficientare comporta un incremento di costi?
Non è così. Le soluzioni di efficientamento, anche quelle legate all’acquisto d’impianti, sono quasi sempre pagate interamente con lo stesso risparmio generato, quindi non richiedono costi aggiuntivi.
Per questo motivo molti fornitori propongono la fornitura in soluzione ESCo (Le Energy Service Company – anche dette ESCo – sono società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento)

Per ottenere un risparmio tangibile è sempre indispensabile passare per un’analisi energetica completa dello stabilimento?
No, ci sono anche soluzioni di risparmio applicabili indipendentemente da tutto. Un esempio su tutte è l’ILLUMINAZIONE: se si sostituissero le fonti d’illuminazione con lampade a INDUZIONE MAGNETICA, è certo che si otterrebbero diminuzione di costi e migliore qualità di luce.
Su queste lampade recentemente sono apparsi due articoli sulla rivista ELETTRICO MAGAZINE che ne tracciano l’evoluzione storica e fanno il confronto con le lampade a LED.
E le conclusioni sono molto interessanti in quanto viene documentato che queste lampade permettono un risparmio sul consumo almeno uguale a quello dei LED, e che tutte le caratteristiche tecniche di queste lampade, senza eccezione alcuna, superano in qualità quelle degli stessi LED.

Esiste un modo per tenere sotto controllo tutte le cause che possono incrementare i consumi energetici rispetto a quelli previsti?
I consumi energetici aziendali sono sempre condizionati da possibili eventi contingenti di varia natura – non prevedibili – che possono essere di breve o lunga durata e che possono portare ad aumenti di consumi energetici anche importanti (un semplice esempio può essere il compressore che rimane impropriamente acceso quando non serve).
Se non ci si accorge di quest’aumento di consumo rispetto alla condizione di lavoro ideale, l’azienda è destinata a buttare soldi, anche in quantità importanti.
Questo maggior costo può anche non essere la sola conseguenza negativa: con costi industriali più alti, i risultati commerciali possono essere compromessi, amplificando così i riflessi negativi per l’azienda.
A tutto questo esiste un’utilissima soluzione: registrare e monitorare le principali variabili del processo produttivo, confrontarle con una situazione di riferimento ideale (base line), rilevare gli scostamenti e se ci sono, intervenire per riportare in equilibrio il sistema.
Questa soluzione segue la logica di un principio universale: solo attraverso la conoscenza di cosa sta succedendo realmente si possono implementare le migliori soluzioni!
Adeguare il proprio sistema di controllo a quanto sopra esposto comporta sempre un risparmio che l’esperienza indica non essere mai inferiore a un 3% – 4% sui costi dell’energia, per cui il payback relativo è solitamente veloce.

Come si può capire se sono state fatte tutte le azioni utili a ottenere risparmi sui costi energetici?
Dopo aver percorso i passi precedenti, questa risposta può essere positiva solo nel caso che sia già stata eseguita un’esaustiva Analisi Energetica dei processi produttivi e di tutte le condizioni energetiche di consumo.
Si potrà individuare:
  • se e come intervenire nella gestione dei processi;
  • se potrà essere utile sostituire/aggiungere dei dispositivi;
  • se potrà essere utile produrre energia;
  • se e quali di questi interventi permette di accedere a incentivi.
C’è la consapevolezza di quanto siano vantaggiose le tariffe pagate per l’acquisto dell’energia?
Quest’ultimo punto, che potrebbe essere anche il primo, è riferito alla valutazione della tariffa pagata e del contratto di fornitura dell’energia.
Questa duplice analisi è indispensabile per fare confronti omogenei, in quanto per riconoscere il vantaggio di una tariffa devono essere individuate anche tutte le possibili integrazioni alla stessa che i fornitori potrebbero aver inserito nei documenti contrattuali.
Poiché le tariffe di tutti i fornitori sono aggiornate con frequenza mensile, per valutare la convenienza di quella in corso necessita conoscere come queste si stanno evolvendo; ma per fare questo è indispensabile avvalersi di chi conosce e opera con diverse realtà, così che sia sempre garantita la possibilità del confronto.

Elisabetta Bracci

Foto di Elisabetta Bracci, Founder di JUMP Facility.
Lettrice seriale appassionata di filosofia del digitale e nuove tecnologie. Mi piace rendere smart i servizi e gli edifici, creando contaminazioni tra mondo fisico e digitale. Lavoro su idee innovative in giro per l'Italia e le condivido a convegni ed eventi, perché progettare e raccontare un futuro human-centered con gli attori della trasformazione digitale è il primo passo per crearlo.
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