UNO SGUARDO AL FUTURO DEL CFO: CONGRESSO ANDAF 2019

Eventi

Articolo scritto da Fatima Carbonara - 11.11.2019

Platea che ascolta un relatore sul placo del congresso Andaf 2019
XLII Congresso Nazionale ANDAF 2019
Anche quest’anno ho deciso di partecipare al Congresso ANDAF, l’associazione nazionale dei direttori amministrativi e finanziari, che quest’anno era il numero XLII di quello nazionale ed il quarantanovesimo a livello internazionale (IAFEI, International Association of Financial Executives Institutes), soprattutto quando ci è stato comunicato che si sarebbe svolto a Matera.

Matera, capitale della cultura 2019, terza città più antica del mondo dopo Aleppo e Gerico, e unico sito abitato continuativamente dalla preistoria ai giorni nostri.
Devo dire che mi ha decisamente colpito il sindaco di Matera, Raffaele Giulio De Ruggieri, uomo di altri tempi (in tanti sensi: ha ottantaquattro anni magnificamente portati!) e quanto ci ha raccontato sulla storia di Matera: dalla denuncia di Carlo Levi di “Cristo si è fermato ad Eboli” alla visita di Togliatti e De Gasperi del 1950, alla decisione di costruire edilizia popolare per evacuare le grotte e consentire anche agli abitanti dei “Sassi” di atterrare finalmente nel XX secolo, alla forza di aver saputo creare un attuale punto di forza da un antico punto di debolezza della città.

Smart city 

Altre due cose mi hanno colpito profondamente: il Sindaco ha sottolineato che ha cercato di portare “non ciò che manca, ma ciò che serve” e che la differenza sono riusciti a farla i materani che hanno accolto i turisti nelle loro case, facendoli diventare non più “turisti” ma “cittadini temporanei” della città. 
Questi ultimi due spunti continuano a girarmi in testa perché poi si collegano ad un ulteriore intervento ascoltato durante la mattinata, tenuto da Angela Airoldi, sul tema: “Definizione dei piani strategici delle Smart city: creazione di valore, qualità della vita ed attrattività” che ben descrive come i piani strategici sono (devono essere!) di ampio respiro e rappresentano un percorso di rinnovamento e che gli investimenti a lungo termine si ripagheranno solo se tutti parteciperanno attivamente.

Ed ecco che qualunque piano strategico, a maggior ragione quelli che definiranno le nuove smart cities, avranno successo solo se tutti parteciperanno alla loro realizzazione, ognuno tramite il proprio operato e comportamento, che avrà come scopo comune e condiviso il far rinascere uno spirito di solidarietà e di sostenibilità degli ambienti che compongono le città.

CSR e  ESG ed apprendimento continuativo

Sostenibilità che si attuerà tramite il processo di digitalizzazione come ha ben descritto l’intervento  di Giovanni Andrea Toselli che sottolinea come le imprese dovranno andare oltre la CSR, Corporate Social ResponsIbility, perché dovranno far parte di un disegno più ampio denominato ESG, che sta per Environment, Social e Governance, nel senso che il cambiamento non può che avvenire tramite le persone ed il cambiamento delle persone non può che avvenire tramite il cambiamento delle organizzazioni alle quale le persone appartengono, applicando le “migliori pratiche” per il soddisfacimento dell’obiettivo dell’impresa che dovrà andare per forza a braccetto con il soddisfacimento del rispetto dell’ambiente e dell’aspetto sociale dell’impresa.
“Investire sulle persone alla lunga paga di più che investire in macchinari, sempre che siano presenti cultura, fattibilità, logistica e competenze adeguati” e che la formazione diventa “long life learning”: è finito il tempo in cui si studiava a vent’anni cosa fare per i successivi quaranta (mi permetto di suggerire la lettura di questo libro: illuminante sotto diversi aspetti, anche se del 2016) e di come, attualmente in Italia, solo l’8,1% degli adulti in età lavorativa sia impegnato in un percorso di “apprendimento permanente”. 
Dovremmo essere molti di più!

Il caso Loccioni ed il premio Impresa e Cultura

Bellissima la testimonianza di Enrico Loccioni, fondatore dell’omonima impresa, che tramite il progetto 2km ha dimostrato come si possa fare impresa rimanendo nella propria terra e facendola crescere facendo crescere le persone. 
L’Ing Loccioni ha vinto nel 2003 il premio Impresa e Cultura, la cui fondatrice Michela Bondardo ha sottolineato come il senso della cultura sia di sviluppare il senso critico nelle persone, ieri come oggi.

Tecnologia abilitante

Si è poi parlato di come la tecnologia possa diventare il fattore abilitante per competere a livello internazionale per le PMI e come possa diventare importante il mentoring ed il reverse mentoring: i giovani possono insegnare tante cose ai senior sulla digitalizzazione e sulla tecnologia, mentre i senior possono insegnare ai giovani come hanno sempre fatto e come sarebbe giusto continuare a fare e come dunque rimanga centrale l’importanza del capitale umano nell’epoca della digital transformation.

Fare impresa al sud (e che impresa!)

Grande successo ha sortito senza alcun dubbio l’intervista al Prof. Tiziano Onesti e ad Alessio Lorusso, il primo docente universitario a Roma TRE e Presidente di Aeroporti di Puglia S.p.A. ed il secondo giovane (davvero giovane: ventinove anni!) fondatore e CEO di Roboze S.p.A, azienda  che si occupa di stampa 3D a livelli altissimi, molto più famosa all’estero che non in patria, e che è riuscito a trattenere talenti in un’area da dove troppi ragazzi devono andarsene perché non trovano prospettive per il proprio lavoro.

Come cambia il ruolo del CFO

A chiusura del congresso mi è molto piaciuto l’intervento di Massimo Getto che ha sottolineato come “abbiamo bisogno della cultura per poter fiorire in quest’epoca” nel panel internazionale che ha affrontato come stia cambiando il lavoro dei CFO dal report meramente finanziario e a quello integrato (ma in inglese suona meglio: “we need to be cultured to flourish in our age”).
Il filo rosso che ha unito praticamente tutti gli interventi, e che condivido pienamente, è stato come sia fondamentale la collaborazione tra diverse funzioni, la multilateralità dello sguardo e dell’impegno per affrontare insieme un futuro che nessuno può sapere come si evolverà.

Insomma, si capisce bene che sono rimasta entusiasta dei lavori di questo congresso che mi ha dato la possibilità di conoscere eccellenze italiane che sono realtà del nostro bellissimo Paese in una città stupenda come Matera.

(se siete curiosi su tutti gli altri interventi li potete trovare QUI)

Fatima Carbonara

Foto di Fatima Carbonara, Digital CFO per PMI
Donna di lettere prestata ai numeri. La curiosità è la mia più grande caratteristica. Faccio quadrare la partita doppia col cervello, ma spinta dal cuore e mi rilasso con un buon bicchiere di vino rosso. Amo lavorare per le persone con le persone innovando i processi nell'amministrazione (ma non solo)
Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato su eventi, contenuti e trend di mercato.