Clust-ER BUILD: uno sguardo al futuro del patrimonio costruito

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Articolo scritto da Elisabetta Bracci - 24.11.2020

foto di silvia rossi, è bionda con gli occhi scuri e il volto sorridente e indossa una camicetta bianca
intervista all’Arch. Silvia Rossi, Manager del Cluster
La filiera edile è alquanto complessa, sia quando si affrontano nuove costruzioni che per quanto concerne i processi di rigenerazione e recupero del costruito esistente. A questa complessità si aggiunge la situazione economica nazionale dell’ultimo decennio, che ha inasprito la contrazione della domanda e l’assottigliamento dei margini di sostenibilità economica dei processi. 
Il settore delle costruzioni continua però ad essere strategico tanto nell’economia del nostro Paese, quanto nelle singole economie regionali, anche alla luce del numero elevato di addetti impiegati nella filiera ed agli sviluppi in termini di digital transformation, circular economy ed energy efficiency che stanno portando alla nascita di sempre nuovi attori quali, solo per citarne alcuni, ESCo, Start Up Innovative e Proptech. 
In questo contesto nasce il Clust-ER Build.
Per scoprire di cosa si tratta, facciamo una chiacchierata con l’Arch. Silvia Rossi, Manager del Cluster 

Ho letto lo statuto del Cluster e ho trovato molto interessante questa frase: << … l’Associazione ha come scopo il potenziamento della capacità del sistema dell'innovazione dell'Emilia-Romagna di sviluppare attività di ricerca collaborativa e trasferimento tecnologico nell'ambito del sistema produttivo ’’Edilizia e Costruzioni’’ … >> Cosa è nella pratica il Clust-ER e perché è strategico per l’economia dell’edilizia regionale? 
I 7 Clust-ER nascono all’interno dell’ecosistema dell’innovazione della Regione Emilia Romagna, con il fine di collaborare all’implementazione della Smart Specialisation Strategy, ovvero uno strumento utilizzato in tutta l’Unione Europea per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche per la ricerca e l’innovazione. La sua forza rimane nel fatto che al suo interno convergono tre diverse realtà: il settore pubblico, quello della ricerca e quello delle imprese, start up comprese. Questo permette di creare sinergie importanti e funzionali, che tramite l’open innovation, porta a condividere idee, modelli di business e ricerche in una logica win-win. 
Tanto le nuove skills che quanto le innovazioni, di prodotto o di processo, hanno immediato riscontro sul mercato. 

Il Clust-ER concentra la sua azione su alcune linee strategiche di ricerca e innovazione. Ce le puoi brevemente illustrare e spiegarci quali sono le loro peculiarità? 
Il Clust-ER BUILD ad oggi conta quattro linee strategiche denominate Value Chain, che, sempre con il principio dell’open innovation, dialogano, operano e definiscono i processi della filiera delle Costruzioni. 
In particolare, si articolano come segue: 
  • INNOVATION CULTURAL HERITAGE MANAGEMENT (INNOVA CHM): conservazione e valorizzazione del patrimonio costruito, storico ed artistico, per il recupero, il restauro ed il riuso intelligente, mediante innovazioni tecnologiche e di processo
  • GREEN2BUILD: efficienza energetica e sostenibilità in edilizia, per edifici energeticamente efficienti, resilienti e sostenibili
  • SICUREZZA DELLE COSTRUZIONI E DELLE INFRASTRUTTURE (SICUCI): Sicurezza delle costruzioni e delle infrastrutture civili, per ridurre la loro vulnerabilità e mitigare il rischio ambientale (sismico, idraulico ed idrogeologico).
  • DIGITAL INSTRUMENTO FOR REGENERATION (DI4R): Strumenti di supporto di percorsi virtuosi di innesco di dinamiche rigenerative che intervengano sugli aspetti fisici, economici e sociali del processo
Qual è il tuo ruolo all’interno del Clust-ER?
Il mio ruolo è principalmente quello di coordinare le attività, creare sinergie tra i vari membri del Clust-ER e creare opportunità di confronto con la Regione Emilia-Romagna, con gli altri cluster ed con l’ecosistema dell’innovazione. Inoltre, cerco opportunità di internazionalizzazione per il Clust-ER BUILD

Quali sono i maggiori risultati fino ad ora raggiunti?
La sinergia creata all’interno dei soci del Clust-ER BUILD ha dato la possibilità a diversi enti di presentare e vincere ben 6 progetti POR FESR 2014-2021, due start up nate grazie all’incontro di idee innovative ed imprese aperte alla collaborazione, partecipazione alla Missione a Dubai 2019 del MISE nonché a maggio l’ESCA (European Secretariat for Cluster Analysis) ci hanno insignito del Label Bronzo per l’Excellent Management.  

Quali sono le prospettive di crescita del Clust-ER BUILD?

L’idea è che il Clust-ER venga sempre più visto come un processo socioeconomico piuttosto che come un club a cui partecipare in via esclusiva. Anzi, vuole essere un processo inclusivo e sostenibile, partecipato da settore pubblico, imprenditoriale, accademico, rivolto alla società tutta. Le dimensioni del mercato locale, maggiori economie di scala in input specializzati e l'offerta di beni pubblici in regioni più grandi, come le università, potrebbero aiutare al raggiungimento di questo risultato.  

Elisabetta Bracci

Foto di Elisabetta Bracci, Founder di JUMP Facility.
Lettrice seriale appassionata di filosofia del digitale e nuove tecnologie. Mi piace rendere smart i servizi e gli edifici, creando contaminazioni tra mondo fisico e digitale. Lavoro su idee innovative in giro per l'Italia e le condivido a convegni ed eventi, perché progettare e raccontare un futuro human-centered con gli attori della trasformazione digitale è il primo passo per crearlo.
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