il turismo esce in parte distrutto dal lock down
BlogArticolo scritto da Elisabetta Bracci - 15.07.2020
Istat, fatturato complessivo del settore servizi -6,2% primo trimestre 2020
Durante il primo trimestre 2020 le condizioni della domanda (spostata sull’online) e le misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19 hanno determinato una forte diminuzione del fatturato di buona parte delle imprese dei servizi, segnando una flessione che ha raggiunto valori similari a quelli registrati durante la crisi del 2008-2009. Il calo congiunturale invece sembra non avere termini di paragone.
Secondo le stime Istat il fatturato dei servizi in Italia per il primo trimestre del 2020 perde il 6,2% rispetto al trimestre precedente. Il più colpito è il turismo e in particolare la ristorazione e l'alloggio per vacanzieri. Vediamo alcuni numeri:
- ristorazione e servizi di alloggio: contrazione del -24,8%
- servizi di trasporto e magazzinaggio: contrazione del -6,4%
- commercio all’ingrosso e riparazione veicoli: contrazione del -6,4%
Sembra essere andata un po’ meglio per settori quali
- servizi di informazione e comunicazione: contrazione del -0,9%
- attività professionali, scientifiche e tecniche: contrazione del -0,9%
Nota: per Indice del fatturato dei servizi si intende la misura della variazione nel tempo delle vendite delle imprese di servizi, espresse a prezzi correnti
Pochi soldi da spendere e poca voglia di viaggiare?
Secondo uno studio effettuato da Demoskopika, la perdita di fatturato delle aziende turistiche si aggira attorno ai 10-12 miliardi di euro e sono oltre 40 mila le imprese del comparto turistico italiano che rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria (184 mila i posti di lavoro a rischio).
Se ad esempio si analizza il settore alberghiero italiano, il cui fatturato complessivo è di circa 20 miliardi di euro all’anno, e se si tiene conto dei tassi d’occupazione mensili, della situazione di chiusura e poi di zero-clienti di alcuni mesi, e pronosticando una ripresa lenta in estate e autunno si arriva alla conclusione che la perdita netta del settore sarà di circa il 50-60 % del fatturato dell'intero 2020
Alcunifattori importanti che incidon sulla ripresa del turismo:
Se ad esempio si analizza il settore alberghiero italiano, il cui fatturato complessivo è di circa 20 miliardi di euro all’anno, e se si tiene conto dei tassi d’occupazione mensili, della situazione di chiusura e poi di zero-clienti di alcuni mesi, e pronosticando una ripresa lenta in estate e autunno si arriva alla conclusione che la perdita netta del settore sarà di circa il 50-60 % del fatturato dell'intero 2020
Alcunifattori importanti che incidon sulla ripresa del turismo:
- aree del contagio e focolai: il turismo di prossimità o turiso "autoctono" ha forti margini di redditività e potrebbe funzionare nelle Regioni del Sud Italia. Più problematiche quelle del Nord, che stanno ancora lavorando a protocolli di gestione dei turisti. Ricordiamoci che il 53% del PIL turistico italiano è rappresentato da flusso internazionale: è un dato importante che a fatica potrebbe essere sostituto dal turismo di prossimità
- capacità del Servizio Sanitario Regionale di gestire la situazione: i turisti devono essere sicuri che, in caso di contagio e di complicanze, ci saranno le condizioni per essere ben curati
- passaporto sanitario: per qualcuno richia di mettere in ginocchio il turismo, per altri sarà la salvezza in vista di possibili nuove contaminazioni e contagi
Fonte immagine di copertina: https://www.istat.it/it/files/2020/05/fs_0120.pdf